Necessità del Rito Francese

I massoni del Rito Francese si distinguono per una grande sensibilità alle problematiche sociali e politiche, che altri modelli di massoneria hanno voluto bandire dalle loro preoccupazioni perché tali argomenti sono divisivi.

    Che lo si voglia o no, anche se a volte si entra in modo differente nei fatti, la finalità della maggioranza degli altri riti risponde, a ragione, a questa preoccupazione.

    Non è sbagliato, perché non tutti gli uomini, senza venir meno ai loro rispettivi impegni profani,  sono capaci di individuare,  per il tempo  di una tornata, le loro eventuali divergenze su un terreno strettamente speculativo.

     Non sarebbe  una buona cosa evidentemente proibire di farlo a chi ha dimostrato di essere capace. Se ne sono capaci, senza che le eventuali divergenze diano luogo a conflitti irrimediabili, è quello lo spazio sacro, quello della parola, che caratterizza il Rito Francese, uno spazio che non è solamente quello delle ricerche simboliche.

     La massoneria è anche speculativa, che in questo caso diventa sinonimo di filosofica o teorica. In massoneria non ci si esprime per conquistare consensi ma per esporsi a critiche. Non si parla per avere l’ultima parola, che non appartiene a nessuno.

      In massoneria si pratica il dubbio metodologico su molte cose, un dubbio poco cartesiano,  dato che è intersoggettivo.  Le buone idee, purtroppo sempre troppo poche,  sono quelle  alla base del dubbio, e che resistono alle critiche di chi si è scelto come fratello e come giudice perché la fratellanza non significa né compiacenza né indulgenza caritatevole.

     Ogni idea politica merita il nome di idea quando diventa oggetto di una certezza condivisa. Ogni idea politica, che è altra cosa dall’opinione, è filosofica.

     Se questo è l’orizzonte dei dibattiti politici che si possono sviluppare in loggia, la politica  non potrà dividere i Massoni, quel che siano i loro impegni personali su altri fronti. Ma non basta la volontà a fare il filosofo. Va da sé che la ricerca della verità va di pari passo con un determinato rigore morale, e che in materia di perfezionamento morale, il razionalismo sostenuto dai membri del Rito Francese, non ha nulla da invidiare all’esoterismo ed al sincretismo degli altri riti. 

      Le società moderne, in quanto influenzate dal cristianesimo,  tendono a relegare la razionalità nell’ambito delle cose profane, perdendo di vista la circostanza che la conoscenza è un fine in sé, senza alcun rapporto diretto con le applicazioni utili che ne derivano, pertanto esse la considerano una concezione puramente strumentale. 

      I Massoni devono, pertanto, accettare la loro tradizione, che è speculativa, ammettendo anche questo paradosso: poiché formano una società filosofica, che non significa accademica, priva di ogni finalità esterna, sono capaci di lanciare uno sguardo imparziale e privo di pregiudizi su ogni questione politica che considerano degna di attrarre la loro attenzione,  senza voltare le spalle, in tal modo, alle sfide particolari della società profana. Regolando nel proprio ambito la coesistenza armoniosa di tutti i riti su un piano di rigorosa uguaglianza, la Comunione  viene a porsi in evidenza sulla realtà massonica nazionale.

                                                                                                           A. Blingel